10/12/08
A piece of my life (un pezzo della mia vita)
Mi chiamo F. e vivo da ormai due anni a Pregassona, ho scelto di scrivere al blog del CAD perché non sapevo a chi dire tutto quello che penso e che provo... La vita con me non è mai stata generosa, ho da poco compiuto 39 anni e dal 1996 vivo in Svizzera, nel medesimo anno mi sono anche sposato, purtroppo dopo soli cinque anni questa mia relazione è giunta al termine.
Successivamente ho perso anche il mio lavoro e in quel periodo mi è sembrato di aver toccato veramente il fondo e tutto questo lo devo all'alcool.
Inizialmente non mi ero perso d'animo, in un anno ero riuscito a risollevarmi perché in quel periodo ero riuscito a stare lontano dalla bottiglia e iniziai un'attività lavorativa in qualità di piastrellista; al momento il lavoro non mi mancava e mi sentivo davvero felice e gratificato, ma purtroppo quel bel momento non durò quanto io speravo...
Dopo tre anni ebbe inizio il mio degrado, a causa del maledetto vizio del gioco d’azzardo ho sperperato tutto quello che onestamente mi guadagnavo, preso coscienza di ciò il 29 settembre 2006 (data per me molto significativa) ho avuto il coraggio di auto diffidarmi da tutti i Casinò della Svizzera e di questo mio gesto ne vado tuttora molto fiero.
Nello stesso anno, entrai a far parte del corpo dei pompieri come volontario, questo per me era un sogno che avevo fin da bambino e che ora finalmente si era realizzato. Nel frattempo avevo una relazione con una ragazza del Bellinzonese con cui poi sono andato a convivere per un po' di tempo, purtroppo anche questa mia relazione si è poi rivelata non positiva per me e anzi questa situazione ha fatto scaturire nuovamente il mio problema con l'alcool, questo tengo a precisare dopo ben cinque anni di dura astinenza.
Giorno dopo giorno, cominciai ad abusarne sempre di più e la situazione stava ormai prendendo una brutta piega; per mia fortuna una fredda sera di febbraio ad una festa del mercato coperto di Mendrisio incontrai una ragazza molto carina e simpaticissima, di conseguenza non potei fare a meno di non corteggiarla e da li a poco nacque una storia che tuttora continua con i suoi alti e bassi.
Questa relazione era partita molto bene, dopo un mese circa che ci conoscevamo lei aveva già in programma una settimana di vacanza a Barcellona, io non avendola accanto in quei giorni mi accordi che bevevo più del solito.
Una sera, mi recai nel mio solito bar che faceva anche da distributore di benzina, in tanto che stavo bevendo un aperitivo la commessa mi disse che doveva cambiare dei prezzi sui cartelloni e io mi offrii per aiutarla, uscito fuori mi accorsi che insieme ai numeri c'era una busta contenente del denaro e in quel momento preso dalla ghiotta occasione me ne impossessai, terminato di bere e salutata la commessa tornai a casa.
Il mattino seguente, grazie a questa mia bravata ho avuto un bel risveglio in compagnia della polizia e purtroppo per colpa di questo episodio sporcai la mia candida fedina penale, la triste e amara conseguenza fu che dovetti presentare le mie dimissioni al corpo civile dei pompieri e questo mi pesò davvero come un macigno di qui ancora ne porto le conseguenze.
Dopo questa negativa avventura andai a vivere insieme al mio dolce amore, ero felice e conducevo una vita degna e regolare, ma più i giorni passavano e più io peggioravo, non trovando lavoro mi chiudevo in me stesso e bevevo sempre di più, alla mia compagna non dicevo mai nulla dei miei problemi interni, anzi sorvolavo e mascheravo sempre e senza saperlo stavo prendendo in giro me stesso e lei, finché a giugno 2008 lei stufa ed esasperata del mio comportamento mi mise fuori di casa, grazie anche all'intervento dei suoi genitori, i quali mi hanno fatto sentire come un delinquente, un mostro ed un assassino; questo mi ha portato a dormire due notti su una sedia di un bar, il che mi ha portato a rivolgermi da un'assistente sociale che mi ha tempestivamente trovato un posto al dormitorio gestito dalla Croce Rossa, in questo posto dovevo obbligatoriamente sottostare ai loro orari e alle loro inevitabili regole però per lo meno grazie alla CRSI avevo un tetto e un letto su cui dormire.
Passate cinque settimane trovai finalmente un appartamento, questo grazie all'intervento dell'assistente sociale; nel frattempo ero sempre in cerca di lavoro ma allo stesso tempo continuavo ad affogare i miei problemi nell'alcool; in quei giorni avevo anche consultato un operatore di Ingrado con cui avevo parlato di un'eventuale disintossicazione.
L'assistente sociale, dopo un po’ di tempo mi trovò un lavoro per il comune di Lugano come pittore, fare il pittore mi piaceva molto e lo facevo anche molto volentieri ma in quel momento avevo sempre l'alcool nella testa (compagno inseparabile e allo stesso tempo devastatore della mia vita).
In data 15 agosto, mi recai al mio ultimo giorno di lavoro, parlando con il responsabile gli spiegai il mio problema e nei giorni seguenti presi un appuntamento con uno psicologo dell’Ingrado a cui espressi il mio desiderio di volermi curare subito e così è stato!!!
Infatti il 23 agosto entrai in clinica a Mendrisio e li ebbe inizio la mia cura della durata di 20 giorni, in questo mio percorso riabilitativo ci misi davvero tutto il mio impegno, purtroppo in quel periodo le cose con la mia ragazza non andavano molto bene e mi ritrovai da solo ad affrontare questo momento per me molto difficile.
Tornato a casa, i miei presupposti di vita sono cambiarono notevolmente, non penso ormai da tempo all’alcool e mi sto assiduamente attivando per trovare un buon impiego di lavoro.
Venni a conoscenza del CAD grazie ad un amico che vedendomi in serie difficoltà economiche mi consigliò di frequentare questo centro di cui non avevo mai neanche sentito parlare e così feci; l’indomani presi coraggio e andai a vedere di persona, l’impressione fu dal primo istante molto positiva, lo so che quello che sto per dirvi vi potrebbe risultare assurdo ma in un certo senso in questo posto trovai una sorta di seconda famiglia, gli operatori sono tutti molto gentili e sempre disponibili.
Grazie a questo provvidenziale centro diurno ho potuto fare un pasto completo per soli 5.- , oppure se per caso non avevo soldi al momento potevo propormi per una mansione, in modo che il pasto mi veniva così offerto.
Ormai, cari lettori sono tre mesi che sono astemio, la mia mente è finalmente sgombra da brutti pensieri e diciamo che in questo periodo mi sento bene, questa sensazione era da tanto tempo che non la sperimentavo e con questo colgo l’occasione per dire a tutti che i mezzi e le strutture per aiutare le persone come me in difficoltà ci sono, anche se il primo aiuto sta sempre a noi darcelo, bisogna infatti essere per prima cosa convinti e metterci tanta buona volontà e successivamente bisogna affidarsi nelle mani di brave persone competenti, i quali possano concretamente darci una mano, ricordate però che dobbiamo anche volerlo noi e se davvero lo desideriamo la strada non è poi così dura come sembra…
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