Noi ci proviamo, aspettiamo commenti, contributi e proposte!
04/01/08
Perché un blog al Cad...
Uno spazio dove raccogliere i propri pensieri, le proprie emozioni. Uno spazio su cui catalizzare la propria creatività, dove sperimentarsi riscoprendo le proprie abilità redazionali. Un luogo di scambio e di apertura verso l'esterno del centro e di condivisione dei propri testi all'interno della “community del CAD”. Spazio per l'autobiografia e per la memoria, per i sogni e per una progettualità nel futuro: un muro digitale per “graffittare” i propri pensieri. Creare reti e relazioni mediandole attraverso una piattaforma digitale, attuale e allettante. Una vetrina per promuovere le attività del nostro centro e per raccogliere memoria di quello che è stato fatto. La possibilità di una “alfabetizzazione informatica” per tutti e, per chi ha voglia di saperne un po' di più sulle potenzialità del Web, la possibilità di approfondire alcune tecniche e linguaggi informatici.
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4 commenti:
Sono arrivata a questo blog grazie ad un amico. Una persona che ha molto da dare e che ha imparato a sue spese quanto sia prezioso il dono della vita. Vita che si deve saper assaporare nella gioia e nel dolore. Crescere passo dopo passo. Un cammino non sempre facile e che, a quanto ho avuto modo di vedere, viene aiutato da tutti coloro che fanno parte del Cad, come volontari e come professionisti. Non posso che rivolgere loro un grazie per la loro grande sensibilità, passione e soprattutto coraggio nel supportare chi rischia di perdere la strada della vita. Un abbraccio da Roma... un saluto che giunge da lontano ma che spero tutti voi sentiate forte e vicino. Fosca
Cara Fosca, grazie mille per le tua parole! Salutaci la tua bellissima città!
nelle sabbie mobili
Più mi dibattevo e più affondavo, come nelle sabbie mobili. Allora talvolta, esausta, ad estremità con la forza smettevo di dibattermi, mi lasciarsi andare. E quando mi lasciarsi andare, c'era sempre qualcuno per rimproverarmelo. Ciò mi faceva culpabiliser, allora ricominciavo a dibattermi, a provare in vano ad uscirmi ne, ed io affondavo ancora più. Ad ogni volta che vedevo i miei amici, mi chiedevano " allora che cosa di nuovo" ed io rispondevo loro " niente." E là, c'era un silenzio che durava un'eternità. Nel loro sguardo vedevo la pietà o il disprezzo. Certi provavano a risalirmi il morale, ma avevo vergogna, ero in collera, allora ho cominciato a non più uscire, a non più vedere i miei amici. Restavo da me, ripiegato su me stesso, non avevo più voglia di niente, più la forza di niente. Quando dovevo uscire, non mi pettinavo, non mi truccavo, mi vestivo coi vestiti larghi, per passare inosservata, per non che mi si guarda, per non che mi si nota. Non mi guardavo nello specchio, né nelle vetrine dei negozi. Ero diventata invisibile ed cieco. Detestavo uscire da me. Volevo solo dormire, rimettermi, non più pensare. Ero stanca, perché la notte non arrivavo a dormire, e la giornata occorreva che mi occupi di mio figlio. Ero triste e preoccupata, non sorridevo mai. Malgrado ciò, avevo due amiche che venivano a vedermi regolarmente. Ciò mi annoiava, ma avevano bisogno di me, del mio orecchio attento, perché avevano i loro problemi esse anche ed io non mi sentivo la forza di rigettarli. La prima mezzo ora che si passava insieme si lamentava dei nostri problemi, e poi si passava ad altro. Si giocava ai giochi di società, si guardava la televisione. Provava a leggere l'avvenire nelle carte, il fondo di caffè. Ciò c'occupava, e si provava di pensare ad altro, di vivere come le persone normali. Talvolta mi scuotevano, quando mi lasciarsi andare troppo, e di altre volte, mi riconfortavano, quando i miei passi per uscire ne non mi finivano. Con esse non mi sono mai sentita abbassata, mai sentita giudicata, qualunque cosa faccia. Avevano i loro problemi esse anche ed io li ascoltavo, ciò mi evitava di pensare ai miei. E poi un giorno ho visto un annuncio per lavorare 4 mesi in un municipio. Mi dicevo che ciò sarebbe buono se potevo entrare al municipio, la paga non è buona, ma è un lavoro stabile. Avevo postulato già in altri municipio, ma la mia candidatura non è stata mai trattenuta. Sapevo che là ancora non avrei il posto, ma ho scritto perché dovevo giustificare della mia ricerca di impiego all'ufficio di lavoro se no mi avrebbero tagliato i sussidi. Mi hanno convocato, una sera a 18h00. Ciò mi ha infastidito, perché ciò mi obbligava a lasciare mio figlio dalla mia amica. Ero libero tutto il giorno e mi convocavano alla fine della giornata, quando mio figlio non era più alla scuola. La mia amica mi ha prestato la sua machina e sono andato lì sperando che non durerebbe troppo molto tempo. La dona che mi ha ricevuto era molto chiacchierone. Parlava, parlava. Io non dicevo niente, per non dargli l'opportunità di parlare ancora più. Ma continuava a parlare. Fregarsene di ciò che mi diceva, poiché sapevo in ogni modo già che non avrei avuto il posto. Poi alla fine del colloquio, mi ha detto " spero che siate voi." Non ero sicura di avere bene capito. Mi annoiava molto che abbia detto ciò, perché tutto il giovedì il municipio chiudeva più tardi e non c'erano più di autobus per riportarmimi a casa. Questa posto non era per me. Andando a ricuperare mio figlio, ho raccontato ciò alla mia amica e mi ha consigliato di dire che non potevo accettare il posto perché non avevo mezzo di locomozione. Sono ritornata da me e la mia altra amica è venuta. Quando gli ho detto che andavo a rifiutare il posto a causa dell'autobus si è arrabbiata. Mi ha detto che non avevo il diritto di rifiutare questo posto, che si troverebbe sempre una soluzione per venire a cercarmi quando non avrei autobus. Mi ha detto « talvolta si aspetta talmente molto tempo le cose che quando finiscono per arrivare non si li vede ». È vero che gli avevo detto spesso che amerei lavorare in un municipio. Ho accettato il posto, a contro cuore Tutti i giovedì uno dei miei amici è venuto a cercarmi. Mia responsabile mi ha detto che aveva ricevuto 80 candidature per questo posto e se mi ha sceglie, questo è perché sembravo molto calmo e molto rassegnata. Aveva sentito anche che avevo bisogno di un aiuto e ha avuto voglia di aiutarmi. Sono restata 9 mesi in questo municipio, il sindaco ha perso una sovvenzione a causa di me, perché tra le 80 candidate c'era la ragazza della presidentessa del consiglio generale ed il sindaco ha rifiutato di prenderla, perché mia responsabile mi aveva già telefonato per dirmi che ero trattenuta. Dopo 9 mesi, la personna che sostituivo è ritornato, ed il sindaco mi ha trovato un posto in un altro municipio. Ciò fa presto 7 anni che sono. Tutti i miei problemi non sono risolti, corriera durante questo periodo nero, ho fatto dei crediti per pagare le mie fatture e non ho finito ancora di pagare tutto perché ho un piccolo stipendio, ma ho un lavoro ed io non ho più vergogna quando incrocio le mie amiche. Un grande grazie a mia responsabile che ha saputo vedere nella mia indifferenza una chiamata al aiutare ed un grande grazie a signore il sindaco che ha lasciato perso la sua sovvenzione a causa di me. Non perdete speranza, si ha tutto un angelo custode che si manifesterà un giorno o l'altro, quello giorno sia pronto, non lo lasciate filare.
K.
Ascolta la voce del cuore (di Rosa)
QUESTO PENSIERO E PER TE
CHE STAI SOFFRENDO O CHE HAI PAURA
PER TE CHE CADI DAL MARE DEI PROBLEMI CHE LA VITA
A VOLTE CI BUTTA ADDOSSO
E QUANDO SI HA PAURA SI HA IL TIMORE DI DOVERE AFFRONTARE UN GRANDE OSTACOLO
LA NOSTRA VITA CI SEMBRA TANTO TRISTE E LA SERENITA CI SEMBRA IRRAGGIUNGIBILE
MA DEVI SAPERE CHE LA VITA NON E MAI SEMPRE FELICE PER NESSUNO
CHI PRIMA CHI DOPO TUTTI VENIAMO PRESI DI MIRA
E FORSE QUESTO TU LO SAI
LA VITA E ANCHE SOFFERENZA
LA VITA E LA SCUOLA PER L ANIMA
DOVE NOI SCENDIAMO PER IMPARARE L ARTE DEL CUORE
E DIMENTICARCI DI TUTTO IL RESTO CHE CI CIRCONDA
DOVE TU VEDI IL DOLORE
UN GIORNO CI TROVERAI LA TUA FELICITA
LA TUA RICCHEZZA INTERNA
SEMINERAI IL FRUTTO DI UNA GIOIA CHE NON PUOI IMMAGINARE
POTRAI SCOPRIRE LA MERAVIGLIA SE SOLO TI FERMI AD ASCOLTARE LA VOCE DEL TUO CUORE!!!!
http://occhidisole1001.skyrock.com/2367669427-ASCOLTA-LA-VOCE-DEL-CUORE-RoSa.html
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