18/02/08

Quattro passi nella rete

Proposto da Atti

Lasciatemi subito fare un gesto reverenziale nei confronti di questi nuovi mezzi di comunicazione. Fatto! Siamo un po’ tutti alle prime armi ma UDITE! UDITE!.. persino per professioni e ruoli impopolari anche se socialmente rilevanti quali il poliziotto, si adoperano il sito o il blog per diventare più umani. Scendere a lavare i panni in piazza oramai piace a loro come a tutti. Ci sentiamo più democratici e trasparenti. Una folta maggioranza che fino a pochi anni or sono si armava di chiacchiere e prevalentemente al bar, caricava i pallettoni di palle e gazzettini. Da sparare in piazza, sulla pubblica strada. Adesso, virtualmente la si può usare ancora. Lo faremo anche noi naturalmente . Quella piazza è oggi così grande che inquieta ma pungola. Invitiamo tutti a provarci per lasciarsi andare alla confidenza col mezzo e in fondo, sfruttare l’occasione per conoscersi meglio . Sani in-gradini e gossipomani all’ascolto, preparatevi....!? ;-)

Fu così che una di queste ultime sere,invece di passare dallo zapping-TV alla cena, allo zapping-TV, alla sonnolenza feriale; navigavo dolcemente per le inquiete acque della rete. Su questa stessa rete. Poco oltre, ti puoi imbattere in cose sempre più lontane di quelle che avevi cominciato a cercare. Tant’è...Era solo una maniera di passar la serata!
I temi che mi frullano a periodi, a livelli diversi, secondo differenti maniere di affrontarla, prima o poi, spuntano tra le maglie sue. La domanda più certa, soprattutto assurda è: cosa farei se d’improvviso , nel mondo, venisse a mancare quel 2% di energia elettrica che guarda-caso viene prodotta apposta per la nostra cara rete amatissima ? Mi girerebbero e non per poco ! D’ora in poi; come, far funzionare la rete ??

Ci daremo da fare qui sul nostro blog, dove è permesso rivendicare, urlare, farsi valere, ecc. Usiamola ‘sta tanta vituperata e stracitata rete. Quindi io direi che se non abbiamo cose da nascondere, dobbiamo assolutamente sciorinarle, affinché nessuno possa proclamare o professare un silenzio. Di solito. Di tomba.

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