17/11/09

in vino non veritas

Un certo Frik Tobber parlava con un tale Goggia all’osteria, e gli diceva: “Goggia, oggi mi succede una cosa strana: vedo tutte le cose diverse dagli altri giorni. Il mondo mi pare una porcheria nera: gli uomini hanno gli occhi falsi e le parole avvelenate, le donne hanno le mani rapaci e pare che nascondano la faccia dietro una maschera di belletti. Le case mi sembrano tutte brutte, e più che di architettura mi sembra di vedere un campionario di robaccia fritta e rifritta: vedo strampalati i quadri e le statue, se leggo un libro lo trovo stupido. Sento dei dolori un po’ dappertutto e mi pare che la gente ci goda a vedermi malandato. Goggia, una cosa come oggi non mi è mai successa, e io vedo il mondo tutto a rovescio di quello che vedevo prima. Goggia, ho paura di essere ubriaco”.
Rispose Goggia: “Io in vita mia non ho mai bevuto che acqua, eppure il mondo io l’ho sempre visto così come lo vedi tu adesso”.
Disse Frik Tobber: “Allora son io che oggi non sono ubriaco!”. E fattosi portare sei pinte di vino le tracannò una dopo l’altra.
(Giovannino GUARESCHI: Lo zibaldino, Rizzoli 1948)