Pensavo che la mia vita fosse finita
quando con lo sguardo perso nel vuoto il panorama del Piano della Madonna accompagnava le mie lunghe giornate in quella stanza fredda, nel reparto chiuso
di quella che a me pareva una prigione invece di una clinica.
I polsi ancora indolenziti e sanguinanti per i tagli che mi ero procurata per non sentire più quel dolore dentro
non mi facevano dormire.
Non potevo fare nulla
il tempo scorreva lentamente ed io con esso.
Poi, grazie alla tenacia di mio padre,
ho accettato di ammettere di avere dei problemi di alcol e di farmi curare
e poi sono arrivata lì, al Centro INGRADO di Cagiallo.
Questo Centro che all’inizio, prevenuta, vedevo come ultimo stadio è stato invece la mia coccinella
Portafortuna.
È stato un lungo viaggio
non ancora terminato, ma sto proseguendo un ottimo percorso. È stata dura e lo è tuttora, ma con la fermezza di chi crede in quello che si fa i risultati arrivano.
Che la vita ci sorrida!
E che tu goda dei tuoi risultati insieme alle persone che ami e che ti sono “viscine viscine”.
Ivana
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